Limiti microbiologici nei prodotti della pesca
La definizione di prodotti della pesca viene data dal DLgs 531/92 “tutti gli animali marini o di acqua
dolce o parti di essi, comprese le loro uova e lattine, esclusi i mammiferi acquatici, le rane e gli animali acquatici oggetto di altre norme relative alla protezione delle specie ed alla politica comune della pesca e dei mercati”.
I prodotti della pesca finiscono comunemente sulle nostre tavole e per questa ragione la normativa ha previsto una serie di parametri microbiologici da indagare nell’analisi degli alimenti, al fine di garantire la sicurezza alimentare dei consumatori.
Le indicazioni per i parametri microbiologici vengono dal Regolamento CE 2073/2005 che in particolare indica i limiti di parametri microbiologici:
- Prodotti della pesca ottenuti da specie ittiche associate con un tenore elevato di istidina (Scombridae, Clupeidae, Engraulidae, Coryfenidae, Pomatomidae, Scombresosidae): valori di istamina inferiori a 200 mg/Kg.
- Prodotti della pesca che hanno subito un trattamento di maturazione enzimatica in salamoia, ottenuti da specie ittiche associate con un tenore elevato di istidina: valori di istamina inferiori a 400 mg/Kg.
- Prodotti sgusciati di crostacei e molluschi cotti: E.coli < 10 ufc/g e Stafilococchi coagulasi-positivi < 1 000 ufc/g
Per ciò che riguarda i prodotti ittici congelati i parametri microbiologici sono:
- Carica microbica totale: <108 ufc/g
- Coliformi: <103 ufc/g
- Coliformi fecali: <102 ufc/g
- Stafilococco aureo: <102 ufc/g
- Salmonella spp.: assente in 25g (Regolamento CE 1441/2007)
- Listeria: <100 ufc/g (Regolamento CE 1441/2007)
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