La legge sull’analisi dell’acqua potabile
La normativa sull’analisi dell’acqua fa riferimento, in maniera specifica, al Decreto legislativo n.31 del Dicembre 2001 e al D.Lgs. n.27 del 2002. Questi due decreti presentano tutta una serie di norme e prescrizioni per quanto riguarda la sicurezza delle persone che utilizzano l’acqua per scopi alimentari.
Come prima cosa, il Decreto n.31, all’art.2, presenta la definizione delle tipologie di acque che ricadono sotto la regolamentazione di questo corpus legislativo. Vengono quindi inserite tutte le acque potabili che hanno come utilizzatore ultimo l’uomo, sia quelle presenti negli acquedotti, sia quelle imbottigliate o utilizzate nell’industria alimentare.
L’art.3 stabilisce che queste acque, per essere considerate potabili, devono essere salubri e pulite, devono quindi superare una serie molto corposa di controlli che ne devono decretare la purezza e la sicurezza per i consumatori. Per essere conformi alla legge, la normativa sull’analisi delle acque stabilisce che, durante le analisi chimiche e le analisi microbiologiche, non devono essere riscontrati microorganismi o sostanze potenzialmente pericolose per la salute delle persone.
Gli artt. 6, 7 e 8 si occupano di organizzare la materia dei controlli, stabilendo che devono essere effettuati in diverse aree geografiche, relative al condotto dell’acqua, in diversi momenti dell’anno e da diversi responsabili. Perciò, i controlli periodici dovranno essere effettuati sia dai gestori degli acquedotti sia dalle autorità sanitarie preposte; inoltre dovranno essere analizzate le acque alla sorgente, a valle e quelle che escono dall’impianto di imbottigliamento e idrico.
L’art. 19 stabilisce le sanzioni previste dalla legge per tutti coloro che infrangono le norme previste. In particolare, per tutti coloro che vengono trovati a fornire acqua non potabile alle persone, sia attraverso condutture idriche sia attraverso imbottigliamento o utilizzo nell’industria alimentare, sono perseguibile con sanzioni amministrative di carattere economico.
Infine, il Decreto 31/2001 riporta diversi allegati in cui vengono presentati i livelli massimi delle varie sostanze stabiliti per legge e le informazioni relative alle varie tipologie di analisi e controlli a cui l’acqua deve essere sottoposta.
LabService