La carica batterica presente in un campione di acqua viene determinata attraverso il conteggio delle colonie batteriche presenti, e quindi la valutazione della crescita di gruppi di microrganismi accomunati da simili caratteristiche per la crescita in coltura.
Questa metodica di analisi permette di identificare la qualità microbiologica del campione di acqua , identificando la presenza di batteri, spore batteriche, o organismi che potrebbero svilupparsi e determinare infezioni, oltre che modificare le caratteristiche organolettiche dell’acqua (Aspetto: odore, colore, sapore).
La coltura può essere realizzata sia a 22°C che a 37°C. Lo studio delle colture a 22°C è il primo step ma se poi portando a 37°C si ha un incremento delle colonie si può considerare l’esito dell’analisi come indice di precoce inquinamento.
Le colonie batteriche che crescono a 37°C sono quelle che hanno un significato sanitario più stringente, possono essere rappresentate anche da contaminazioni fecali, e possono determinare nel soggetto che le ingerisce gastroenteriti, infezioni della cute e delle mucose.
I limiti massimi accettabili per questo tipo di analisi è di 10UFC/mL.
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