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Piombo

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Piombo nell'acquaIl piombo è uno dei più diffusi metalli pesanti nell’ecosistema, è un metallo che forma composti molto solubili per cui viene facilmente a contaminare le falde acquifere. A livello industriale è stato impiegato in numerosi cicli produttivi, dalla produzione di batterie, alle saldature, alla produzione di vernici e coloranti, alle benzine (agente antidetonante), attualmente si cerca di limitare il suo utilizzo, per quanto tecnologicamente possibile, al fine di ridurre l’esposizione dei lavoratori a questo metallo, la cui tossicità è ampiamente documentata in medicina.

Il piombo è un tossico che si accumula nelle ossa lunghe, determinando patologie per il sistema nervoso centrale e periferico, l’intossicazione acuta determina una vera e propria patologia, denominata “saturnismo”, che si manifesta con sintomi neurologici evidenti (tremori, crampi, cefalea, allucinazioni, perdita di memoria) danno renale. Sono stati registrati anche casi di perdita di udito. Gli effetti per i bambini sono particolarmente preoccupanti, con ritardi nella crescita e nello sviluppo intellettivo anche importanti per livelli di concentrazione di piombo contenuti.

La presenza in acqua del piombo può derivare da fonti naturali, minerali che lo contengono che vengono dilavati dal corso d’acqua, oppure antropiche, a partire dalle vecchie condutture idrauliche in piombo. La normativa per le acque potabili impone un limite di 25μg/L che dovrà scendere a 10 a partire dal 2013.
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