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Nitrati

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I nitrati in acquaIl nitrato è lo ione NO3, tutti i composti che hanno questo anione sono propriamente “nitrati”. La presenza di questo tipo di composti, insieme ai nitriti, in un’acqua di falda o superficiale può avere origini sia naturali (la degradazione di sostanze vegetali, l’ossidazione dello ione ammonio) ed in questi casi in genere la concentrazione presente è alquanto modesta, che antropiche (contaminazione di corsi d’acqua per l’utilizzo di fertilizzanti a base di azoto che subiscono processi ossidativi fino alla formazione di nitriti e nitrati).

Quantità molto elevate di nitriti e nitrati possono causare fenomeni di crescita incontrollata di alghe fino all’eutrofizzazione dei corsi d’acqua. Il nitrato viene prodotto anche semplicemente dall’ossidazione dei nitriti. In natura, e quindi nelle acque di falda, le concentrazioni di nitrato non superano i pochi mg per litro (4-7mg/L) nelle acque superficiali, soprattutto nei paesi industrializzati, sono state rilevate concentrazioni di nitrati di molto superiori dovute in genere a contaminazione da reflui industriali, dilavamento di discariche per rifiuti e simili. La fonte di esposizione principale a questi composti è il cibo, particolarmente le verdure, e in seconda battuta l’acqua.

I rischi per la salute associati alla presenza di nitrati sono legati essenzialmente alla possibilità che venga ridotto a nitrito nell’iter metabolico e il nitrito è in grado di trasformare l’emoglobina in metaemoglobina, quest’ultima è incapace di trasportare l’ossigeno e quindi di realizza la situazione di metaemoglobinemia. La legge impone per i nitrati un limite di 50mg/L per la definizione di potabilità.

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