I composti aromatici sono composti chimici la cui struttura molecolare contiene almeno un anello aromatico, che consiste essenzialmente nell’anello benzenico: un gruppo di sei atomi di Carbonio legati tra loro in un esagono planare, con una caratteristica delocalizzazione di elettroni su tutto l’anello. Gli atomi di carbonio sono legati ad atomi di idrogeno, nel caso del benzene, o ad altri gruppi funzionali chimici (amminici, carbossilici, aldeidici, che tonici o altri anelli aromatici o non,…) negli altri casi.
Appartengono a questo gruppo di composti chimici molti solventi organici di uso industriale come lo stirene, il toluene, lo xilene, l’etilbenzene. Il termine “aromatico” nasce dal fatto che molti di questi composti possiedono anche dei caratteristici profumi, come nel caso dei terpeni, composti organici aromatici naturali che vengono emanati delle piante di agrumi e ne determinano i caratteristici odori.
La presenza in acqua di questi prodotti è in natura estremamente limitata, sono però impiegati in una varietà di cicli produttivi per cui – nei casi di cattivo smaltimento dei rifiuti prodotti in queste industrie e nel caso di gestione scorretta di reflui industriali – si può avere un arricchimento anche da parte di questi agenti chimici del corso d’acqua. In particolare, per i solventi organici precedentemente citati, la normativa per la potabilità delle acque richiede il rispetto del limite di 10μg/L, questo per le loro caratteristiche di pericolosità, ben note.
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