È uno dei parametri che vengono valutati nello studio dell’aspetto fisico di un campione di acqua. È un parametro importante perché consente, in tempi breve, di comprendere l’eventuale presenza di composti ed elementi in eccesso.
L’acqua destinata ad essere potabile non deve possedere alcun colore identificabile, nel caso in cui invece si possa identificare un colore vuol dire che sono presenti sostanze o particelle che sono in grado di assorbire o emettere la luce nella zona del visibile dello spettro di lunghezze d’onda e quindi che il nostro occhio è in grado di rilevare.
Il colore può essere dovuto ad acidi umici o fulvici che, insieme a qualche residuo di terreno, possono colorare l’acqua; oppure la presenza di composti del ferro (che portano ad una colorazione rossastra) o del manganese (producendo una colorazione che vira al nero) o del Rame proveniente da tubazione in questo metallo (produce una colorazione blu).
Alcuni microorganismi, che metabolizzano il ferro, possono ugualmente contribuire a colorare di rosso un campione di acqua inducendo l’ossidazione del Ferro (II) a Ferro (III). È evidente poi come la colorazione possa essere alterata da reflui, industriali o no, che letteralmente “sporcano” il corso d’acqua.
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