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Come si disinfetta l’acqua della piscina

L’Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003 “Accordo tra Ministero della salute e le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano sugli aspetti igienico-sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigilanza delle piscine ad uso natatorio” riguarda la sicurezza delle piscine dal punto di vista dell’utenza. Fra le varie cose ha istituito la Commissione tecnica Impianti e attrezzi sportivi e ricreativi, che sta effettuando una revisione della norma UNI 10637 “Piscine – Requisiti degli impianti di circolazione, trattamento, disinfezione e qualità dell’acqua di piscina” (ultima revisione del 2006). Tale norma stabilisce gli aspetti inerenti la qualità dell’acqua di piscina, i metodi di analisi e controllo, i valori dei requisiti chimici, fisici e microbiologici dell’acqua, le modalità di prelievo dei campioni.

Una volta indicata la principale norma di riferimento andiamo a vedere come si disinfetta l’acqua della piscina, affinché i suoi valori siano in linea con quelli indicati dalla legge in materia. 

Sistemi di disinfezione dell’acqua della piscina

Solitamente l’acqua delle piscine viene disinfettata con il cloro, che causa il tradizionale odore che tutti abbiamo sentito immergendoci in acqua o anche solo frequentando l’ambiente della piscina. Con il tempo sono stati sviluppati nuovi sistemi di disinfezione dell’acqua altrettanto efficaci.

  • Cloro: il cloro può essere pericoloso per la salute, la sua tossicità è dipendente da concentrazione, durata e frequenza dell’esposizione. Altra problematica è legata alla formazione di cloro-.ammine, sostanze che si creano dalla presenza di azoto (prodotto dagli esseri umani) e cloro, per combattere la formazione di cloro-ammine si utilizzano sostanze aggiuntive, come il sale.
  • Elettrolisi di sale: il cloro viene prodotto direttamente all’interno dell’impianto, senza aggiungere o trasportare sostanze chimiche. È un metodo innovativo che ha numerosi vantaggi, tra cui quello di non usare altre sostanze oltre a sale ed elettricità. Inoltre c’è bisogno di minore manutenzione dell’impianto, abbattendo i costi di gestione.
  • Ozono: come il cloro, anche l’ozono è pericoloso in alti dosaggi. Il trattamento dell’acqua con l’ozono è un metodo moderno e rapido, che garantisce un’elevata sicurezza microbiologica. Uno dei principali vantaggi è la mancanza di odori, spesso sgradevoli, come quello del cloro.
  • Raggi UV: è un sistema parallelo al trattamento con il cloro, che consente di eliminare le cloro-ammine, oltre ad alcuni microorganismi su cui il cloro non ha effetto.

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